La vendemmia 2010 in Toscana è stata certamente una delle più eterogenee degli ultimi anni, tale difformità è dovuta principalmente al capriccioso andamento metereologico che, a partire dal mese di luglio, ha influenzato la maturazione delle uve. A Ghizzano dopo inverno e primavera piovosi, è seguita un’estate fresca e contraddistinta da notevoli escursioni termiche con piogge che hanno allungato le maturazioni e, per alcune varietà ha reso la nostra vendemmia piuttosto difficoltosa. Siamo stati costretti a ritardare il raccolto e poi a fare una severa selezione delle uve Sangiovese perché cominciavano a manifestarsi problemi di botritis. Le ultime giornate di sole hanno invece permesso ai vitigni più tardivi come il Cabernet, sia Frank che Sauvignon, e al Petit Verdot di ristabilire i gradi zuccherini e di riprendere la maturazione..
Ad oggi, il nostro dato certo della vendemmia 2010 è un calo della produzione media intorno al 25% rispetto allo scorso data soprattutto dalla severa cernita che abbiamo dovuto operare tra uve buone e quelle danneggiate. Dopo le fermentazioni malolattiche, avvenute in parte in legno e in parte in cemento, possiamo affermare che la qualità dell’annata è buona per i vitigni alloctoni, anche se non di grande spessore ma di buona freschezza e profumi e un po’ debole per il Sangiovese, pur esprimendo una grande ricchezza di profumi. Visti questi dati sono costretta non solo a non produrre il Veneroso ma anche a verificare, nell’arco del 2011, se avremo la qualità sufficiente per uscire con il Nambrot.
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