L’annata 2021 è stata un annata di resilienza, a prova d’urto.
Questo nuovo anno ha avuto inizio con un inverno mite, seguito da frequenti piogge primaverili in particolare nei mesi di marzo e di maggio, le quali hanno permesso il naturale germogliamento delle gemme e la ripresa vegetativa.
Nonostante la gelata del 8 e 9, che ha rallentato lo sviluppo vegetativo in particolar modo del Sangiovese, la conformazione delle nostre colline ha fatto in modo che gran parte delle piante recuperasse il secondo occhio e arrivasse a produrre.
Nei successivi mesi estivi le temperature si sono alzate notevolmente ma anche in questa occasione grazie al nostro terreno di matrice argillosa le piante hanno avuto a disposizione una riserva idrica sufficiente per affrontare i primi mesi di siccità.
Nel mese di agosto, però, le alte temperature e la mancanza di pioggia, solo 10 mm da luglio ad agosto, hanno provocato un notevole stress idrico in particolare nelle piante più giovani e deboli, i cui acini stavano lentamente iniziando ad appassire.
Motivo per cui la vendemmia quest’anno è stata notevolmente anticipata, iniziata il 29 agosto e conclusa il 24 settembre, ci ha dato un raccolto ridotto in quantità ma di grande qualità, malgrado le diverse difficoltà affrontate.